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Consigli per la tesi



Come redigere la tesi

Frontespizio

Il frontespizio reca tradizionalmente l'intestazione dell'Università di appartenenza, il nome del corso di laurea e, al centro in caratteri sufficientemente grandi, il titolo della tesi. Sul frontespizio si indicano usualmente anche tutti i relatori, incluso l'eventuale tutor aziendale, in basso a sinistra. Il nome del candidato viene messo in basso a destra. Da notare che l'aggettivo "Chiarissimo" viene attribuito solo ai professori ordinari, non ad associati o ricercatori. Se si vuole riportare il titolo del proprio relatore sul frontespizio, vale la seguente:

In ogni caso, conviene sempre chiedere al proprio relatore invece di infilare 'Chiarissimo' e 'S.A.R.' a caso....

Impaginazione

Non ci sono regole fisse per l'impaginazione, salvo lasciare un margine sinistro di circa 3.5 cm per consentire un'eventuale rilegatura. Il testo è di solito giustificato (allineato sia a destra che a sinistra), con dimensione del carattere dai 10 ai 12 punti. L'interlinea va da 1 a 1.5. E' conveniente usare un font non proporzionale (come Courier New), per spezzoni di codice e nomi di funzioni e classi che occorrono nel testo. Per il resto del testo conviene usare un font proporzionale con grazie (ad esempio, Times New Roman). La tesi va impaginata evitando l'uso del tasto INVIO per cominciare le nuove pagine (esistono le cosiddette interruzioni di pagina), o per lasciare spazio vuoto (esistono le proprietà di paragrafo che consentono di specificare quanto spazio lasciare prima e dopo ogni paragrafo). Così facendo lo studente eviterà di dover reimpaginare tutta la tesi ogni volta che cancella o aggiunge un rigo.
E' possibile redigere la tesi in inglese. Non esiste nessuna prescrizione ufficiale sul numero di pagine della tesi.

Introduzione

I contenuti dell'introduzione devono essere molto espliciti e contenere in maniera ben evidenziata:

Uso di termini in inglese all'interno di testi in italiano

Esposizione ordinata dei concetti e delle componenti del proprio lavoro

Quando si menziona una componente del proprio lavoro, ad esempio un modulo, una funzionalità, ecc. ecc. è necessario che questa sia stata prima introdotta e descritta, esattamente come si farebbe quando si dichiara una variabile prima che questa venga usata.

Esempio scorretto:

"L’architettura è una classica client-server, per la parte riguardante la webApp. Tutti questi moduli (eccetto spring e il db), sono stati integrati attraverso RestAPI."

Il testo di cui sopra sarebbe sostanzialmente corretto se si fossero prima introdotti gli oggetti di cui si parla. Ma non essendo state definite alcune cose, il lettore vedrà spuntare dal blu alcune informazioni che potrebbero disorientare: "C'è un modulo spring? Stiamo parlando di una webapp? C'è il backend fatto con un db?"

Versione corretta:

"L'applicazione presentata viene fornita sotto forma di WebApp e rispetta architetturalmente la classica configurazione client-server. L'architettura include un database di back-end, un modulo spring, e un front-end. Tutti i moduli dell'architettura, eccetto spring e il database, sono stati integrati attraverso RestAPI. RestAPI è uno stile architetturale che..."

Esempio scorretto: "La prima versione di SuperParser conteneva..."

Che cos'è SuperParser? Di cosa stiamo parlando? Ne esisteva un'altra versione??

Versione corretta:

"Per risolvere i problemi sopra-evidenziati, abbiamo introdotto una classe chiamata SuperParser, che può essere usata per ... SuperParser è stata sviluppata in due versioni successive. Nella prima versione SuperParser bla bla bla...

Bibliografia

La bibliografia è un elenco di riferimenti a sorgenti informative che sono state consultate durante la redazione del lavoro di tesi. Normalmente a ogni riferimento bibliografico è associato un numero o un'etichetta a cui si può fare riferimento nel corpo del testo.

La bibliografia non è un elenco disordinato di voci. I riferimenti bibliografici devono essere utilizzati il più possibile nel corpo del testo, in maniera tale che sia facile per il lettore ricostruire la sorgente delle affermazioni che vengono fatte.

Conclusioni

In genere nelle conclusioni si riassume il lavoro svolto, lo si commenta alla luce dei risultati ottenuti, e si indicano possibili direzioni in cui il lavoro potrebbe continuare.


Modalità di svolgimento dell'esame finale


Come preparare il Poster

Poster

Il poster, delle dimensioni standard 70x100, deve obbligatoriamente essere comprensivo di:

Il modello di poster da personalizzare con i propri contenuti può essere scaricato : in formato PDF o modificabile AI o in formato SVG.

Consigli per la Relizzazione del Poster

Consigli generali:

Modifiche alla struttura: La struttura standard può essere modificata entro i limiti suggeriti dal buon senso (chiedi sempre il parere del tuo relatore), ad esempio è possibile modificare i titoli dei 4 riquadri a patto che rimangano chiaramente indicati l'obiettivo della tesi ed i risultati ottenuti.

Demo

Nel caso in cui la tesi ha richiesto l'implementazione di un sistema potete (cioè non è obbligatorio) portare con voi (oltre al poster che è invece obbligatorio) anche il portatile con l'applicazione in esecuzione per fare una dimostrazione dal vivo del suo funzionamento (demo).


Come preparare la presentazione per l'esame di Laurea Specialistica/Magistrale