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Inaugurazione anno accademico 2016/17 Università della Calabria

Lectio Magistralis del prof. Nicola Leone

L'inaugurazione dell'anno accademico 2016/2017 dell'Università della Calabria è avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'onore di tenere la Lectio Magistralis inaugurale è spettato al Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica, prof. Nicola Leone, che ha relazionato su "Intelligenza Artificiale tra Gödel e Turing" (guarda il video - leggi il testo).

Il prof. Leone La Lectio Magistralis del prof. Nicola Leone ha trattato uno dei temi di grande attualità. Il 2017 sarà l’anno dell’Intelligenza artificiale. Rapporti delle maggiori università del mondo sono concordi nel ritenere che in un futuro molto vicino (entro il 2030), l’intelligenza artificiale modificherà la nostra vita quotidiana. In effetti lo ha già fatto. Essa è entrata silenziosamente dentro le nostre vite con gli smartphone, ad esempio con Siri, Cortana, Spotify, con i social network con i software che sono capaci di riconoscere i volti, nei servizi bancari per evitare frodi e truffe. Presto saranno su strada automobili senza guidatore umano. Anche negli ospedali l’intelligenza artificiale è in rapida diffusione ed esistono anche frigoriferi in grado di riconoscere le cose che mancano e scrivere la lista della spesa. Ma allora che fine ha fatto "HAL" di "2001: Odissea nello spazio"? I computer che provano emozioni? Il piccolo "David" del film "AI - Intelligenza artificiale"? Questo lo ha spiegato il prof. Nicola Leone: "E’ bene chiarire - ha detto - che quella è fantascienza, non Intelligenza Artificiale".

Leone ha spiegato che "il computer oggi è in grado di riprodurre solo forme piuttosto semplici del ragionamento della mente umana: ma la sua rapidità - ha precisato - gli consente di eseguirne così tante da ottenere comportamenti razionali e intelligenti, a volte persino più efficaci di quelli umani".

Leone ha ricordato che il computer Deep Blue, che ha battuto a scacchi il campione del mondo Garry Kasparov, riesce "a valutare 200 milioni di mosse al secondo e conosce 600.000 aperture di partita". Leone, poi è stato netto nei confronti dei limiti dei computer: "L’intelligenza artificiale si basa su solidi fondamenti matematici che consentono di investigarne rigorosamente le proprietà, poteri e limiti". In suo "soccorso" il prof. Leone "chiama" uno dei padri dell’Intelligenza artificiale, Alan Turing che, attraverso i risultati del logico Kurt Gödel e l’antico paradosso del mentitore, formulato dal filosofo greco Epimenide - ha detto Leone - "dimostrò l’esistenza di problemi che nessun computer, nemmeno il più potente, potrà mai risolvere".

Il prof. Leone con il Presidente Mattarella Insomma un bel sollievo per l’Umanità che è messa al riparo dalla dittatura dei robot. In ogni caso il prof. Leone ci lavora. "Il sistema di ricerche - ha detto - svolte all’Università della Calabria coprono ampi settori dell’Intelligenza artificiale: dal campo che si occupa di Logica e Rappresentazione della Conoscenza, a quello relativo al Ragionamento Induttivo, con tecniche basate sulla statistica e l’apprendimento automatico, fino agli aspetti più tecnologici della disciplina". Il Dipartimento di Matematica e Informatica di cui Leone è il direttore, ha messo a punto un sistema di I.A. denominato DLV che è stato sviluppato dallo stesso Leone e dal suo team di ricercatori e oggi viene utilizzato in Centri di Ricerca di tutto il mondo. "Tra le ricerche - ha detto ancora Leone - svolte dal gruppo di Intelligenza artificiale del Dipartimento di Matematica e Informatica, sono senz’altro i risultati teorici ottenuti su computabilità, complessità e algoritmi per l’Intelligenza artificiale, i contributi di maggior rilievo scientifico come attestato dai numerosi riconoscimenti teorici della comunità scientifica". Leone ha precisato, infine che "il linguaggio DLV è stato sviluppato e poi impiegato per realizzare vere e proprie applicazioni intelligenti nel mondo reale".

L’augurio finale del professor Leone è che "l’Intelligenza artificiale non deve produrre distorsioni o mostri, come nei film di fantascienza, ma aiutare l’uomo a dispiegare proficuamente le sue facoltà e capacità, coadiuvandolo, o anche sostituendolo (in particolare nei compiti più umili e degradanti), per arrivare a un mondo migliore in cui ingiustizie e disuguaglianze siano quanto più possibile ridotte e, auspicabilmente, eliminate".