Consigli per la tesi e Sedute di Laurea
Come redigere la tesi
Frontespizio
Il frontespizio reca tradizionalmente l'intestazione dell'Università di appartenenza, il nome del corso di studio e, al centro in caratteri sufficientemente grandi, il titolo della tesi. Sul frontespizio si indicano usualmente anche tutti i relatori, incluso l'eventuale tutor aziendale, in basso a sinistra. Il nome del candidato viene messo in basso a destra. Da notare che l'aggettivo "Chiarissimo" viene attribuito solo ai professori ordinari. Se si vuole riportare il titolo del proprio relatore sul frontespizio, valgono le seguente abbreviazioni:
- Ch.mo prof. = Per professori ordinari
- Prof. = Per professori associati e aggregati (ricercatori docenti)
- Dott. = Per ricercatori a tempo determinato e borsisti post-doc
- Ing. = Ingegneri
- Dott. Ing. = Dottori in Ingegneria non iscritti all'Ordine
Impaginazione
Non ci sono regole fisse per l'impaginazione, salvo lasciare un margine sinistro di circa 3.5 cm per consentire un'eventuale rilegatura. Il testo è di solito giustificato (allineato sia a destra che a sinistra), con dimensione del carattere dai 10 ai 12 punti. L'interlinea va da 1 a 1.5. E' conveniente usare un font proporzionale con grazie (ad esempio, Times New Roman). La tesi va impaginata evitando l'uso del tasto INVIO per cominciare le nuove pagine (esistono le cosiddette interruzioni di pagina), o per lasciare spazio vuoto (esistono le proprietà di paragrafo che consentono di specificare quanto spazio lasciare prima e dopo ogni paragrafo). Così facendo lo studente eviterà di dover reimpaginare tutta la tesi ogni volta che cancella o aggiunge un rigo.
Introduzione
I contenuti dell'introduzione devono essere espliciti e contenere in maniera ben evidenziata:
- Il contesto in cui si colloca la tesi.
- Gli obiettivi della propria tesi, espressi alla luce del contesto in cui questa si colloca.
- La descrizione del contenuto della propria tesi, capitolo per capitolo.
Bibliografia
La bibliografia è un elenco di riferimenti a sorgenti informative che sono state consultate durante la redazione del lavoro di tesi. Normalmente a ogni riferimento bibliografico è associato un numero o un'etichetta a cui si può fare riferimento nel corpo del testo.
La bibliografia non è un elenco disordinato di voci. I riferimenti bibliografici devono essere utilizzati il più possibile nel corpo del testo, in maniera tale che sia facile per il lettore ricostruire la sorgente delle affermazioni che vengono fatte.
Esempio di bibliografia
[1] Wendland, H. (2005) Scattered Data Approximation. Cambridge Monographs on Applied and Computational Mathematics, vol. 17. Cambridge: Cambridge University Press.
[2] Farwig, R. (1986) Rate of convergence of Shepard’s global interpolation formula. Math. Comput., 46, 577–590.
[3] The Wolfram Functions Site. URL: http://functions.wolfram.com/05.14.16.0008.01.
[4] Corso di Laurea in Matematica, Università della Calabria. URL: https://www.mat.unical.it/matematica.
Conclusioni
In genere nelle conclusioni si riassume il lavoro svolto, lo si commenta alla luce dei risultati ottenuti, e si indicano possibili direzioni in cui il lavoro potrebbe continuare.
Come preparare la presentazione
Si può usare un software per presentazioni come PowerPoint oppure preparare un apposito file PDF
- La presentazione deve contenere (almeno):
- Il frontespizio
- Un lucido che mostri chiaramente quali sono gli obiettivi della tesi e i risultati raggiunti
- Un sommario finale con i risultati raggiunti
La presentazione del proprio lavoro di tesi deve essere preparata tenendo in mente di dover parlare per il tempo massimo previsto (15 minuti e 20 minuti circa, rispettivamente per la triennale e la magistrale). E' necessario esporre il proprio lavoro con una cadenza naturale, e soprattutto non eccessivamente veloce (al più di 1 lucido al minuto). Se ci si rende conto di non riuscire ad esporre tutti i lucidi in tempo, è sconsigliato velocizzare l'esposizione. E' molto meglio eliminare una parte della presentazione o renderla più sintetica.
I lucidi devono essere sintetici. Non è consigliato scrivere ciò che si dirà a voce. Bisogna invece indicare al massimo 4-5 punti per lucido, che possano attrarre l'attenzione dell'uditorio.
Sedute in modalità telematica
Le sedute telematiche si svolgono secondo le modalità previste dal Decreto Rettorale n. 421 dell’11 Marzo 2020. Per la partecipazione alla seduta sarà necessario consegnare il Modulo Accettazione seduta telematica secondo le modalità in esso indicate. Si ricorda quanto segue.
La seduta telematica si svolge sulla piattaforma Microsoft Teams, il link della seduta sarà pubblicato nella pagina Bacheca Avvisi poco prima dell'orario previsto per la seduta
Lo svolgimento dell’esame è in forma pubblica, permettendo quindi l’accesso virtuale alla visione e all’ascolto della seduta da parte di terze persone (Allegato 1, punto 2, D.R. n° 421 dell’11 Marzo 2020).